Credo che fondamentalmente sia questo il problema: la semplicità della questione.
Ci sono situazioni che nella vita possono far piacere, altre che ci possono rendere orgogliosi, alcune che ci possono fare pensare, altre ancora che ci possono fare vergognare.
Oggi vorrei aprire una piccolissima parentesi su queste ultime.
Ho 33 anni e sono nata e cresciuta in Italia, un Paese che mi è sempre piaciuto, la mia Patria.
La storia italiana è perlopiù gloriosa, ma anche triste, anzi tristissima, in alcuni periodi o schifosa (v. i tempi odierni) in altri.
Io mi sento onorata di intonare l’inno italiano o di rendere gli onori alla nostra bandiera, al tricolore.
C’è qualcosa però che mi sta dando enormemente fastidio: il comportamento di chi dovrebbe occuparsi di questo Paese.
La storia degli ultimi anni è stata disastrosa: non c’è stato rispetto per il tricolore, per tutto quello che personaggi come Mazzini e Garibaldi hanno fatto per raggiungere l’unità Nazionale, per tutto il lavoro che fece l’Assemblea Costituente dal 2 giugno del 1946 al 12 maggio del 1948… non c’è stato rispetto per gli Italiani!
Per me, non è un onore essere rappresentata da un uomo che se ne infischia del suo Paese, che fa il Maiale (e passatemi il termine, stavolta ci vuole) utilizzando i nostri soldi.
Proprio l’altro giorno qualcuno mi ha detto che non importa la sua condotta come uomo, l’importante è che governi…
A questo punto c’è da dire una cosa: io non vedo nessun tipo di governo atto a salvaguardare la vita dei cittadini di questo Paese o a migliorarne le condizioni.
Guardandomi intorno, vedo gente che non ce la fa ad arrivare a fine mese, gente che non può nemmeno comprare il pane quotidiano, uomini e donne licenziati dopo una vita di lavoro, aziende costrette a licenziare per non chiudere battenti (e che poi chiudono lo stesso)…vedo un sistema economico fermo, un Paese insultato (Donne e Uomini), il disfacimento degli ideali, una semi-dittatura nascosta da belle parole e tanti fatti che portano tutti alla stessa conclusione: abbiamo un Maiale alla guida del nostro Paese…ed io non lo voglio più!
Con questa ricetta e con la mia personale opinione, prendo parte alla protesta avviata da Norma Campignano sul suo blog “A la marenda sinòira”, Liberiamoci del maiale!
Costate di Maiale al forno con Patate
Abbiamo bisogno di 4 belle costate di maiale, qualche pomodorino pelato (2 dovrebbero bastare), 2 patate a testa, qualche rametto di rosmarino e del vino bianco.
Versiamo un pò di buon olio d’oliva su una teglia di alluminio e disponimo le 4 costate, lavate e pulite.
Poniamo la teglia sul gas, facendo rosolare il tutto a fuoco basso. Uniamo i pelati a pezzetti, il rosmarino e saliamo.
Quando le costate sono ben rosolate da entrambi i lati, spruzziamo con del vino bianco e lasciamo evaporare.
Irroriamo con un bicchiere di acqua e passiamo in forno a 180° per circa 25 minuti.
A parte, peliamo le patate, tagliamole a spicchi e versiamole in una pentola in cui avremo fatto bollire dell’acqua. Sbollentiamo per circa 10 minuti, scoliamo e disponiamole intorno alle costate in maniera armonica, salando ed irrorando con un filo d’olio e poca acqua. Inforniamo per circa 25 minuti, fino a quando non diventeranno dorate e croccanti.