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Siamo a maggio ormai e sarebbe ora di parlare di picnic e passeggiate all’aria aperta, ma se guardo fuori dalla finestra, oggi sembra una giornata di autunno. Questo tempo non è sicuramente tra i miei preferiti, ma mi permette di tirar fuori una ricetta che pensavo di lasciare buonina buonina a riposo, in attesa dei primi (veri) freddi autunnali.

Conoscete il Soffritto?

Scommetto che molti di voi staranno pensando alla base di tante preparazioni in cucina, il classico “soffritto” fatto con sedano, carota, cipolla ed invece non è così. Parliamo di qualcosa di molto, molto più particolare!

Il Soffritto è uno dei piatti più tipici della cucina del Sud Italia.

Potrei dire anche “semplice”, ma questo è un piatto che inganna parecchio secondo me. Mettiamola così: è un pò come tutti i piatti che fanno parte della tradizione, semplicissimi e poveri soprattutto, che nascono dall’esperienza di chi ha provato a cucinarli un giorno e da chi li ha rifatti l’anno ed anche il secolo successivo, insomma piatti con un codice genetico, un DNA proprio!

Inoltre c’è una cosa che mi succede tutte le volte che provo una ricetta tradizionale: mi assale l’ansia da prestazione. Sembrerà strano: c’è chi entra in ansia per cucinare dei macaron o della pasta sfoglia, io invece sono dell’idea che sia più difficile cucinare un piatto tradizionale.

Il perchè forse è più semplice di quello che pare e forse è tutto racchiuso nel sapore che quel piatto deve avere o il ricordo a cui l’aroma di quella pietanza è legato.

Molta cipolla, alloro ed anche peperoncino, si è raccomandato papà. Beh, vi assicuro che sono proprio loro l’anima di questo piatto, non bello sicuramente da vedere (e nemmeno da fotografare), ma gustosissimo.

Soffritto alla calabrese

Autore:Agostina

Ingredienti

fegato, polmone, cuore, rene del maiale*
abbondante cipolla rossa di Tropea
foglie di alloro
vino bianco
olio extravergine d’oliva
peperoncino sia fresco che in polvere
sale integrale

Preparazione

Tagliate a cubetti tutti i pezzi di carne, sciacquateli sotto l’acqua corrente e metteteli da parte.
Versate un filo d’olio d’oliva in una pentola di medie dimensioni, quindi ponetela su gas medio.
Inserite la carne dentro la pentola insieme alle foglie di alloro e lasciatela asciugare completamente.
Salate e ponetela dentro un contenitore a parte.
Sbucciate e tritate finemente la cipolla. Nella stessa pentola in cui avete fatto asciugare la carne, versate dell’altro olio (un filo, senza esagerare) e fate sudare la cipolla fino a farla divenire trasparente. Unite la carne, ravvivate moderatamente il gas e sfumate con vino bianco.
Lasciate cuocere per una mezz’oretta o anche meno, fino a che il tutto non sarà ben amalgamato e cotto. Salate e condite con del peperoncino tritato ed in polvere.

Note

*Non devono essere necessariamente presenti tutte le parti indicate.
Spesse volte, a questa preparazione viene aggiunto anche del pomodoro.
Non indico dosi perchè semplicemente non ce ne sono! Ricordatevi solo di inserire in pentola almeno 2 – 3 foglie di alloro, per il resto fate come meglio preferite.

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Soffritto alla calabrese

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