Mi ricordo il suo inizio sotto la pioggia, quasi a voler dire “ok bambini, l’estate è finita, è giunto il tempo di sgobbare!” 🙂
In un certo senso, rendeva l’inizio delle lezioni un pò meno traumatico di quanto non fosse con le belle giornate, dove magari aspettavi il pomeriggio per giocare all’aria aperta con gli altri bambini, godendo degli ultimi scorci d’estate.
Sto osservando la natura che ha iniziato davvero a cambiare e dal sole intenso e mare cristallino, mi sono ritrovata davanti foglie ingiallite e colori prettamente autunnali: rivorrei l’estate indietro, almeno per questi ultimi venti giorni! 😀
In questi giorni di cattivo tempo ed abbassamento delle temperature, il mio pensiero è andato alle torte di mele, alle castagne, ma soprattutto all’uva.
In effetti, oltre all’odore delicatino di pioggia, girando per le stradine, si avverte anche un forte profumo di uva matura che ti fa pensare alla vendemmia ed al vino fatto alla vecchia maniera, quando si schiacciava tutto il raccolto con i piedi fino ad ottenere il buon vinello sincero.
Tutto questo, più un incontro fortuito con un bel pò di bellissima e profumata uva fragola, mi ha fatto ritornare in mente qualcosa di particolarmente goloso che ogni anno di questi tempi mi riprometto di fare e poi, tra una cosa e l’altra, mi sfugge di mano e cade nell’oblio fino all’anno successivo: la schiacciata fiorentina con l’uva.
Me la sono sempre immaginata morbidissima e profumata, con il succo d’uva che colava mentre provavi a mangiarla …pensate che bontà!!!
E’ davvero così: un dolce – non dolce della tradizione toscana che ti rapisce e ti conquista al primo boccone, con il contrasto tra la pasta di pane ed il contenuto succoso e zuccherino, non dimenticando la delicata crosticina in superficie….la volete assaggiare? 😀
La Schiacciata Fiorentina con l’Uva Fragola
- 500 gr di farina 0
- 5 gr di lievito di birra* o 180 di lievito madre
- 100 gr di zucchero
- 250 gr di acqua tiepida*
- 4 gr di sale
Ripieno
- 1 kg di uva fragola (o altra*)
- 5 cucchiai di zucchero (3 per il ripieno e 2 per la superficie)
Il procedimento è lo stesso, sia che usiate il lievito madre che il lievito di birra
La sera prima
Sciogliete il lievito madre (o il lievito di birra) in una ciotola contenente l’acqua.
Formate una fontana con la farina, unite lo zucchero ed iniziate a versare pian piano l’acqua con il lievito. Se risulta poca, aggiungetene un pochino di più, altrimenti aiutatevi con dell’altra farina.
Otterrete un panetto abbastanza morbido ma elastico ed a questo punto, potrete aggiungere il sale. Impastate per una ventina di minuti, lavorando l’impasto e piegandolo su se stesso. In questo modo, prenderà consistenza.
Ponetelo in una ciotola, copritelo con un panno pulito e ponetelo in frigo fino all’indomani (8 ore circa).
Il giorno dopo
Ricoprite la placca del forno con carta forno (ho utilizzato una teglia 20 x 30, ma meglio una un pò più grande, altrimenti viene troppo alta).
Riprendete l’impasto, lasciatelo a temperatura ambiente per un’ora, poi dividetelo in due parti.
Lavate l’uva fragola ed asciugatela con un canovaccio pulito.
Inumiditevi leggermente le mani con dell’olio d’oliva ed appianate l’impasto sulla teglia.
Distribuitevi sopra 2/3 dell’uva fragola, ricoprendola di zucchero (3 cucchiai).
Ricoprite con dell’altra pasta lievitata, chiudendo bene i bordi, e distribuitegli acini rimanenti a vostro piacimento.
Cospargete con lo zucchero rimasto (2 cucchiai). A questo punto, c’è chi ci mette su dei fiocchetti di burro chi invece un giro di olio buono… io non ho messo niente, visto che avevo già le mani inumidite di olio mentre stendevo la pasta, quindi fate come più vi piace! 🙂
Lasciate rilievitare la schiacciata per un’altra oretta (anche due se non è ben lievitata).
Passato questo lasso di tempo, preriscaldate il forno a 200°. Appena raggiunge la temperatura, infornate per circa 40 minuti.
Sarà cotta quando la superficie risulterà dorata e lucida e l’uva avrà formato dei rivolini con il suo succo.
E’ ottima anche nei giorni seguenti, soprattutto se la fate con il lievito madre.
Nota
- Fate attenzione con l’acqua*: dovete ottenere un panetto morbido, non troppo molle o troppo elastico, quindi bilanciatela in base alla vostra farina ed a quanta acqua prende.
- L’impasto può essere appianato anche con il mattarello; il mio era piuttosto morbido, tipo pizza ed ho preferito farlo con le mani
- I vinaccioli: vi consiglio di prendervi il tempo di eliminare i vinaccioli (i semi contenuti all’interno dell’acino), se non volete sgranocchiare per tutto il tempo semini, altrimenti lasciateli tranquillamente 🙂
- L’Uva: come fa notare giustamente Aurelia, Toscana Doc, l’uva utilizzata in questo tipo di schiacciata è l’uva da vino, meglio la Canaiolo!
Aggiornamento
*Lievito di birra: le temperature si sono abbassate e quindi non basteranno 5 grammi di lievito di birra, a meno che non prolunghiate il tempo di lievitazione a 12 – 14 ore! Se invece volete seguire la ricetta con le sue 8 ore di lievitazione, è meglio usare 15 grammi di lievito; in questo modo non dovrebbero esserci problemi dovuti alle temperature pazzerelle e comunque sempre sotto i 20 gradi.
Se invece volete evitare il passaggio in frigo e velocizzare tutto, mantenete i 5 grammi di lievito e lasciate lievitare fino a raddoppio, tenendo la terrina in luogo tiepido, come al solito. Poi procedete con la ricetta.