L’alalunga alla cipollata è una gustosa ricetta calabrese a base di pesce e cipolle in agrodolce.
Le origini della ricetta
Bagnara Calabra è una bella cittadina di mare situata sulla Costa Viola, in provincia di Reggio Calabria.
Non so se la conoscete o ci siete mai stati, ma è una cittadina molto affascinante, così come lo sono tante città calabresi che sorgono sul mare. Questa è la città che ha dato i natali a Mia Martini e Loredana Bertè, quindi non solo mare, ma anche cultura, fascino e non dimentichiamoci la cucina!
Bagnara Calabra ed il mito della Bagnarota
Il simbolo di questa città è la Bagnarota.
Le bagnarote erano donne molto laboriose e diverse erano le attività a cui si dedicavano.
La maggior parte di loro si occupava del commercio: partivano all’alba con i loro prodotti e giravano i paesi dell’entroterra con le loro mercanzie. La particolarità, in questo caso, stava nel cannistro che tenevano sulla testa: era un grande canestro che veniva tenuto in bilico sulla testa e che poggiava su un supporto di stoffa (a curuna) il cui scopo era quello di attutirne il peso, usanza quest’ultima ereditata dagli antenati greci.
Portavano nei vari paesini prodotti di prima necessità come patate, legumi, olive, ma non solo, si occupavano anche di vendere il pesce e di fare lavori prettamente maschili.
Bagnara è un luogo di mare e quindi è normale che la sua economia si basasse, e si basi tutt’oggi, soprattutto sulla pesca, non per niente, il suo è uno dei mercati ittici più floridi.
Uno dei mestieri più praticati dalle bagnarote, fu proprio quello del trasporto del pescespada dalla spiaggia fino alla rivendita.
Queste donne erano veloci, velocissime ed anche molto coraggiose, ma non è stato solo questo a far sì che nascesse un mito…
Queste donne erano elegantissime.
Le loro movenze erano sempre misurate, basti ricordare il loro particolare modo di muoversi: camminavano muovendo solo i fianchi, mentre il busto rimaneva fermo ed in ciò le aiutava sicuramente il canestro che tenevano in bilico in testa, senza l’ulteriore aiutato delle mani.
Sono state sempre loro a gestire la famiglia e, la maggior parte delle volte, a vendere il pesce che il marito pescava.
Ancora oggi, capita spesso di vederle in giro per la città con i loro particolari carrettini, a vendere il pescato, soprattutto nel pomeriggio, dopo il rientro dei pescatori al porto.
Uno dei pesci tipici di questo luogo è l’Alalunga, un pesce molto simile al tonno rosso, ma con una carne rosea e magra. Ci sono diversi modi di cucinarla, ma uno dei più tradizionali è in padella con la cipolla…Questa è una ricetta che avevamo messo a punto qualche anno fa con mio fratello, grande amante di pesce azzurro e compagnia bella. Si tratta di una ricetta molto semplice, leggera, ma gustosissima e che vi farà fare una bellissima figura con i vostri ospiti, ve lo assicuro! 😀
Alalunga alla cipollata
Ingredienti
Per 4 persone
- 800 gr di tranci di Alalunga
- 2 cipolle abbastanza grandi
- 1 cucchiaino di zucchero
- 1 e 1/2 bicchiere di acqua
- 1/2 bicchiere di aceto
- qualche fogliolina di menta
- farina q.b.
- olio extravergine d’oliva
- sale q.b.
Procedimento
Affettate sottilmente le cipolle.
Mettetele in una padella con un po’ di olio e fate cuocere
lentamente in modo da far appassire dolcemente la cipolla.
Quando l’acqua sarà evaporata, salate ed aggiungete lo zucchero e l’aceto. Fate
evaporare.
A parte, infarinate e friggete i tranci di Alalunga.
Una volta cotti, metteteli nella padella con la cipolla e cuocete per altri 8
minuti, in modo che il pesce ne prenda bene il sapore.
A fine cottura aggiungete qualche fogliolina di menta spezzettata.
Servite il piatto tiepido o freddo.