Quanti sono gli italiani che vivono all’estero o che si trovano sempre in Italia, ma lontano da casa? Secondo me, tantissimi, un piccolo esercito ed aldilà della mancanza di casa e della propria famiglia, ciò che ricordano con nostalgia è soprattutto il cibo di casa propria, compreso anche il buon vinello.
Gli alimenti tipici della tradizione costituiscono un legame molto forte con la propria Patria, non per niente si è disposti a fare carte false per addentare una forma di Parmigiano, una fetta di Prosciutto Crudo di Parma, una bruschetta immersa nell’ olio Extra Vergine d’Oliva o anche sorseggiare amabilmente dell’ottimo Primitivo di Manduria.
La cosa più strana e che mi ha veramente colpito nel leggere le statistiche, è che anche se la maggior parte dei beni di prima necessità sono facilmente reperibili in quasi tutte le città del mondo, purtroppo è proprio il vino ad incontrare maggiori difficoltà per riuscire ad arrivare nelle case degli italiani all’estero. Sicuramente non è introvabile, ma è costosissimo! Pensate che spesse volte, il costo di una bottiglia è pari a farsi spedire un pacco dall’Italia con all’interno 6 o più prodotti che magari arrivano da produttori indipendenti (i quali producono vini di qualità certamente superiore di quelli che si trovano in commercio).
Come fare, quindi, per far sì che le pregiate bottiglie possano arrivare in ogni parte del
mondo evitando che si rompano o, peggio ancora, scongiurando problemi legali? Prima di tutto bisogna imballarle bene. I contenitori devono essere quelli appositi a contenere bottiglie
di vetro e i materiali da prediligere sono il polistirolo e il cartone spesso. Inoltre, per essere
ancora più sicuri di proteggerle durante il viaggio, è consigliabile avvolgerle singolarmente in
sacchetti plastificati a tenuta stagna, così da evitare l’alterazione del prodotto.
Per quanto riguarda le regole da rispettare per far sì che il vino arrivi da voi senza incorrere
in alcun problema è non spedire bottiglie che superano il 70% di alcool e i 5 litri, pena il
sequestro. La documentazione necessaria per la spedizione del vino non serve se il
quantitativo è limitato, se il destinatario è un privato maggiorenne e se non ci sono accordi
commerciali di mezzo. Al contrario, per ogni Paese del mondo le regole sono diverse e, di
conseguenza, i documenti di cui dovrete disporre cambieranno da nazione a nazione.
In poche parole, l’importante è affidarsi ad aziende attive da anni nella spedizione di qualsiasi tipo di bene, così da essere sicuri di ricevere il prezioso pacco che, in un attimo, vi farà sentire a casa, in qualunque parte del mondo abitiate 🙂
Articolo scritto in collaborazione con Ioinvio, servizio di Poste Italiane per spedizioni nazionali e internazionali.