722. Conserva di aranci
Autore: Pellegrino Artusi
- 12aranci
- 1limone di giardino
- Zucchero bianco fine, quanto il peso degli aranci
- Acqua, metà del peso degli aranci
- Rhum genuino, quattro cucchiaiate
Con le punte di una forchetta bucate tutta la scorza degli aranci, poi teneteli in molle per tre giorni cambiando l’acqua sera e mattina. Il quarto giorno tagliateli a metà ed ogni metà a filetti grossi mezzo centimetro circa, gettandone via i semi. Pesateli e solo allora regolatevi per lo zucchero e per l’acqua nelle proporzioni indicate. Metteteli al fuoco da prima colla sola acqua e dopo dieci minuti di bollitura aggiungete il limone tagliato come gli aranci. Subito dopo versate lo zucchero e rimestate continuamente finchè il liquido non avrà ripreso il forte bollore, perchè altrimenti lo zucchero precipita al fondo e potrebbe attaccarsi alla cazzaruola.
per cogliere il punto della cottura, versatene a quando a quando qualche goccia su un piatto, soffiateci sopra e se stenta a correre levatela subito. Aspettate che sia tiepida per aggiungere il rhum e versatela nei vasi per custoirla come tutte le altre conserve di frutta, avvertendovi che questa ha il merito di possedere una virtù stomatica. Del limone si può fare anche a meno.
Cosa ho fatto
Ho seguito bene il procedimento indicato in ricetta, omettendo solo il limone ed il rhum.
Attenti quando fate la prova piattino alla fine, appena la marmellata si rapprende vuole dire che è pronta, quindi non fatela assolutamente bollire di più.
Inoltre, per la sterilizzazione finale, ho semplicemente tappato bene i vasetti riempiti con la marmellata calda e capovolti fino all’indomani, in modo da creare naturalmente il sottovuoto.
Nota
Ho riportato fedelmente il linguaggio del libro in fiorentino (italiano antico), ma se non capite qualche parola, ditemelo ^_^