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Strano periodo questo… tra ragnatele, fantasmini e robine paurose varie, non si capisce più se ci troviamo ancora in Italia o se invece abbiamo fatto un saltino collettivo nel mondo anglosassone :-)))

Scherzi a parte, ormai in Italia è sempre più diffusa l’usanza di festeggiare – per certi versi – Halloween, a scapito di quello che è sempre stato il nostro modo di festeggiare la ricorrenza di Ognissanti. Probabilmente questo è dovuto all’ormai consolidato spirito di emulazione, per certi versi inconscio, che fa parte del mondo europeo o forse italiano, in questo caso, non saprei, fatto sta che ormai non passa 31 ottobre senza la visita di qualche ragazzino che bussa al portone chiedendo:”Dolcetto o scherzetto?” 😀

In effetti, la faccenda è piuttosto divertente vista sotto questo punto di vista, ma personalmente sono più legata alle mie tradizioni italiane che a quelle degli altri paesi… o perlomeno, lo sapete che amo imparare sempre qualcosa di nuovo e sono aperta alle altre culture a 360°, ma le tradizioni sono contraddistintive di un popolo, quindi se vado a fare mia una tradizione che con me non c’entra nulla, rischio seriamente di avere qualche crisi di identità! 😀

Con questo non voglio comunque dire che non mi affascinino le zucchette o i fantasmini che circolano dovunque in questi giorni, soprattutto sotto forma di biscotti o roba mangereccia in generale, sono molto belli e sono stata veramente tentata di far qualcosa del genere anche io, ma poi alla fine, dovendo decidere se fare delle tortine a forma di zucca o dei fanta-biscottini (ed essermi persa per due ore buone in questi pensieri), mi son detta:”ma cavolo, non me frega niente di Halloween!!!”.
E quindi per quest’anno, Halloween ha avuto la peggio!In Italia, le tradizioni sono moltissime e i dolcini che vi mostro oggi non sono altro che le fave dei morti di Trieste.
Sono dei biscottini morbidissimi a base di mandorle ed albumi, usualmente diffusi in tre colori: bianchi, rosa per via dell’Alchermes e marroni, al cacao.
Queste favette sono conosciute dai tempi dell’Antica Grecia, quando venivano distribuite in occasione dei funerali e da lì quindi, sono poi divenuti dolci tipici del periodo.

Sono piccoline e molto buone, semplici da fare e molto carine nei loro colori, tanto che ai bambini piacciono molto!

Vi lascio la ricetta e vi aspetto venerdì mattina per fare colazione con me! 😀

Fave dei morti triestine

Ingredienti

200 gr difarina di mandorle
140 gr di farina 00
160 gr di zucchero a velo
2 albumi
1 cucchiaio di cacao amaro
1 cucchiaio di alchermes
1 cucchiaio di amaretto (facoltativo)
un pizzico di sale

Procedimento

In una terrina, miscelate insieme la farina di mandorle, la farina 00, lo zucchero ed il sale. Sbattete gli albumi con una forchetta fino a farli divenire spumosi ed uniteli alle polveri. Impastate fino ad ottenere un composto piuttosto appiccicoso, molto simile a quello degli amaretti. Se dovesse essere necessario, unite un altro pochino di farina.
Dividetelo in 3 parti: una di esse la lascerete bianca, mentre le altre due le colorerete rispettivamente una di rosso con l’alchermes ed una di marrone con il cacao.
Rivestite una teglia con della carta forno e preriscaldate il forno a 130°.
Inumiditevi le mani e con una parte di impasto alla volta, create un filoncino che andrete a tagliare a tocchetti grandi come nocciole.
Con le mani sempre inumidite, date ai pezzettini di pasta la forma oblunga delle favette e disponeteli nella teglia rivestita in precedenza. Infine infornate per 15 minuti circa.
Lasciate asciugare bene.

Nota

E’ consigliabile mangiarle il giorno dopo, in modo che siano completamente asciutte…. se riuscite! Qui son durate l’arco di un paio d’ore ^_^

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