Il y a une armoire à peine luisante
qui a entendu les voix de mes grand tantes,
qui a entendu la voix de mon grand-père,
qui a entendu la voix de mon père.
A ce souvenirs l’armoire est fidèle.
On a tort de croire qu’elle ne sait que se taire,
car je cause avec elle.
Il y a aussi un coucou de bois.
Je ne sais pourquoi il n’a plus de voix.
Je ne veux pas le lui demander.
Peut-être bien qu’elle est cassée,
la voix qui était dans son ressort,
tout bonnement comme celle des morts.
Francis Jammes (1913)
{tratto da Enfance en poésie – La Famille – ed. Gallimard Jeunesse}
La poesiola con la quale iniziamo il post di oggi è dedicata a tutti i bambini in ascolto (parlo anche di chi non lo è più, certamente, un bambino c’è sempre nel cuore di ognuno di noi, quindi…).
Ho pensato molto a come iniziare questo nuovo anno, in un certo senso la prima ricetta rappresenta la continuità tra l’anno precedente e ciò che accadrà nel nuovo, quindi stavo per sceglierne una più particolare, ma….ma poi ho ripensato a quello che era per me questo periodo: era il tempo della ripresa, ricominciando per fare sempre meglio, ma rimanendo nell’animo la persona di prima.
Quindi è così che voglio ricominciare quest’anno, partendo dalla cosa più semplice: i biscotti per la colazione.
Le macine, insieme ai tarallucci, erano i biscotti “industriali” che alcune volte ci ritrovavamo a colazione – sempre se non ci fosse stato il tempo di preparare quelli casalinghi nel fine settimana.
Personalmente preferivo i tarallucci, ma le macine sono rimaste nella mia immaginazione come quei gran biscotti che non finivi mai di mangiare.
Quest’anno ho ricevuto per Natale da Stefano Quale formaggio e dalla Latteria Branzi, un pacchetto contenente delle delizie particolarissime e tra queste c’erano un buonissimo burro crudo da zangola di centrifuga, una bella bottiglia di Fiurit – ricotta liquida – ed altre cosette particolari che avrebbero fatto la felicità degli appassionati del genere (a proposito, grazie per le bellissime parole che avete scritto, sono valse quasi più del contenuto stesso del pacco :-P)!
Perchè vi ho svelato solo questi due prodotti? Perchè sono stati proprio quelli che ho usato in questa ricetta 🙂
Chiaramente, se non disponete di questo particolare burro, utilizzatene uno di buona qualità, mentre per quanto riguarda il Fiurit, sostituitelo con la panna o con il latticello.
Insomma, ricominciamo l’anno con dei biscotti semplicissimi che rappresentano un pò l’inizio di tante cose ed il prosieguo di altre, ma anche una gran bella colazione, quindi provateli, mi raccomando! 😀
Le Macine – Biscotti da colazione
Ingredienti
- 500 gr di farina
- 50 gr di fecola di patate
- 150 gr di zucchero a velo
- 200 gr di burro ammorbidito a temperatura ambiente
- 1 uovo
- 110 ml di Fiurit (o panna freschissima)
- vaniglia
- una bustina di lievito in polvere per dolci
- un pizzico di sale
In una terrina, ponete tutti gli ingredienti solidi, poi aggiungete il burro tagliato a pezzetti, il Fiurit (o la panna), l’uovo ed iniziate ad impastare. Alla fine otterrete un impasto perfettamente liscio e setoso.
Lasciate riposare per una mezz’oretta a temperatura ambiente.
Infarinate il piano di lavoro ed appianate l’impasto con un mattarello all’altezza di 1,5 cm, infine tagliate dei cerchietti con un tagliapasta da 4,5 cm. Per il foro centrale ho utilizzato un tubo per cannoli del diametro di 1,5 cm.
Disporre su una placca rivestita da carta forno.
Infornare in forno preriscaldato a 180° per 15 minuti circa.
Nota
Questi biscotti prendono il sapore dalla panna e dal burro che utilizzate, quindi sceglietene di ottimi!