In effetti, questa è proprio la stagione della formica, dove si cercano di immagazzinare provviste gustose per l’inverno, di chiudere i suoi colori in un barattolo.
La passata di pomodoro è stata sempre la croce e delizia delle mie estati da bambina…immagino vi starete domandando il perchè!
Si sceglieva un giorno, solitamente inizio o metà agosto, e si lavoravano Kili di pomodori, facendone salsa, pelati o semplicemente spezzettati e riposti in barattoli. Si iniziava all’alba e si finiva verso le 14…era un lavoro di famiglia dove ci si aiutava come si poteva.
Quest’usanza accomuna bene o male tutti gli italiani e con questo, intendo anche gli emigrati all’estero o che comunque si spostano in altre parti del Paese: alla fine questo rito diventa qualcosa che fa parte del proprio modo di essere, delle proprie radici.
E’ un lavoro semplicissimo: vi serve uno scolapasta, due pentole capienti (preferibilmente di ghisa), un telo di cotone ed un passapomodori o tritacarne (se non li avete, va bene anche un robot da cucina abbastanza potente).
Con queste semplici attrezzature, il lavoro fila molto velocemente. Ecco come fare:
La passata di pomodoro
Il giorno prima
Quel giorno
– Se utilizzate la pentola di ghisa, non è necessario mettere altri liquidi, visto che riscaldandosi lentamente, permetterà ai pomodori di tirar fuori la loro, ma se utilizzate altri tipi di pentole, fate prima intiepidire un dito d’acqua.
Fate cuocere i pomodori per pochi minuti a fiamma media, giusto il tempo di renderli più morbidi.
Ricoprite lo scolapasta con il telo e versatevi i pomodori cotti (in alternativa, va anche bene uno scolapasta a maglie strette).
Lasciate scolare.
Ponete i pomodori scolati dentro il passapomodori e versate la salsa ottenuta in una terrina. Aiutandovi con un colino ed un imbuto, versatela all’interno delle bottiglie. Chiudete, stringendo bene il tappo, e sterilizzate.
La sterilizazione
Bisogna riempire d’acqua una casseruola abbastanza capiente, posizionare dentro le bottiglie riempite e ben sigillate, facendo attenzione che l’acqua resti al di sotto del tappo.
Far bollire a fuoco moderato per circa 30 – 35 minuti. Spegnere il gas e far raffreddare i barattoli dentro l’acqua.
Accortezze da tenere a mente:
- i tappi delle bottiglie: devono essere in condizioni ottimali, se non è così, prendetene di nuovi;
- Il telo: non deve essere lavato con detersivi, ma preferibilmente solo con acqua ed amuchina
- Basilico: potete mettere anche una foglia di basilico dentro le bottiglie prima di riempirle.
- la sterilizzazione: è importantissima e va fatta subito, non il giorno dopo, altrimenti rischiate di far sviluppare gas nella salsa ed è pericolosissimo! Una delle intossicazioni peggiori è quella da botulino, ed è proprio il batterio che si sviluppa all’interno della salsa. E’ talmente potente che viene utilizzata anche come arma chimica (corso N.B.C. docet), da questo quindi potete capire che non è il caso di trascurare dettagli nel preparare la salsa in casa. Per qualsiasi dubbio, chiedetemi pure! 🙂