Si trattava del programma di Tabularosa, una manifestazione dedicata interamente alle donne, la variante in rosa di Tabularasa che invece si svolge in estate.
Ed in effetti protagoniste sono state proprio loro, le donne.
E’ stato molto interessante sentirle parlare sia di se stesse, della loro vita di donne che hanno trovato la loro strada, che di argomenti vari ed importanti, espressi dal loro punto di vista.
E’ stato un momento importantissimo in cui le donne hanno fatto capire di avere tanto da dire in un Paese dove appartenere al gentil sesso, è, ancora oggi, estremamente penalizzante.
Parlarne serve a far aprire le menti ed a “guardare oltre”, come mi insegnò alcuni anni fa il mio amico Alfonso: guardare oltre le apparenze ed oltre ciò che si vede in superficie…tutto qui sta il segreto di un futuro migliore per tutti.
C’è stato qualcosa che mi ha molto colpito: la catena.
Si è trattato di un’installazione fatta dall’architetto Anna Barbara: una catena di ben 50 metri appesa al soffitto che racchiude in sè, tutto quello che è l’essenza dell’universo femminile e l’essere donna in questo periodo storico ed anche il senso di queste giornate dedicate al pensiero femminile.
Cosa rappresentava questa catena?
La catena rappresentava tutto quello che incatena la donna, parlando di ideologie e mentalità o anche chi mette blocchi alle donne ed in tutto ciò sono comprese anche tutte quelle donne che consapevolmente mettono i bastoni in mezzo alle ruote ad altre donne…
La catena rappresenta anche una fune molto forte con la quale ci si può calare dalla torre e scappare via un pò come Rapunzel (Raperonzolo), che scappa dalla sua torre con una fune fatta con i suoi capelli.
Una spiegazione molto affascinante che effettivamente, rispecchia totalmente la realtà: è verissimo che spesse volte, gli ostacoli più grossi, sia lavorativamente parlando che altro, sono posti soprattutto da altre donne (non solo, purtroppo) che non comprendono le tue scelte…
Anna Barbara è stata sicuramente il personaggio che mi ha colpito di più tra tutti i partecipanti ai Talking di Tabularosa, sia per il suo carisma che per il suo essere semplicemente “se stessa”…ed è questa la differenza che fa la differenza in ognuno di noi, sia uomini che donne, la libertà nell’essere ciò che si è.
Per quanto mi riguarda, posso solo dire che sono d’accordo con John Gray nel dire che “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”: ci sono diversi modi di pensare e razionalizzare ed è proprio per questo motivo che c’è bisogno di complementarietà per far andare bene la società.
Per approfondire l’argomento, quindi leggere di cosa si è parlato nei vari talk e saperne di più su chi è intervenuto,vi consiglio di dare un’occhiata agli articoli che hanno riassunto l’essenza di queste serate, cliccando qui! 🙂
Tabularosa e la musica
L’Arte ha avuto sicuramente un posto d’onore in questi giorni, sia per quanto riguarda le installazioni (anche i ragazzi dell’Accademia sono stati presenti con la loro Arte, elaborando una particolare scenografia per l’ingresso del Teatro, abiti, opere, ecc.) che per quanto riguarda la musica.
Ho apprezzato moltissimo i concerti Jazz (Laura Lala e Sade Mangiaracina Quartet e Camilla Battaglia Quintet), che è il genere che preferisco, ma mi è piaciuto infinitamente il quartetto d’archi che si è esibito l’ultima sera: quattro ragazze molto brave tecnicamente parlando e di una simpatia unica.
E’ stato uno spettacolo esilarante, divertente, vivo, travolgente…Euphoria sotto tutti i punti di vista! 😀
Ho scambiato due parole con loro alla fine del concerto e la loro semplicità e bravura si avvertiva anche dalle loro parole. Spero davvero di rivederle su questo palcoscenico!
[The Quartetto Euphoria]
Tabularosa e le Foodbloggers
Prima che iniziassero le tre serate dedicate ai talk, Tabularosa ha ospitato anche un incontro dedicato alle foodblogger, “Foodies 2.0”, a cura di Gaia Branca.
E’ stato importante dar voce anche alle “voci del web” che sono una realtà in continuo aumento (non solo per quello che riguarda il mondo del food) e sono stata davvero molto onorata di far parte di una di esse.
Credo di esprimermi meglio scrivendo e facendo scorrere le mie dita su questa tastiera che parlando (ho una buona parlantina però, sapevatelo 😀 ), ma queste occasioni sono delle belle opportunità per raccontarsi e conoscere direttamente chi ti legge quotidianamente.
Il rapporto umano è la parte più bella del comunicare, sia virtualmente che realmente, quindi unire le due cose non può che produrre qualcosa di buono e bello, sicuramente.
Miei cari lettori, è stato un gran piacere conoscervi e scambiare due chiacchiere con voi! Grazie per esserci stati e per avermi dimostrato il vostro affetto e la vostra amicizia 😀
Le mie compagne di avventura sono state Renata ed Angela, due care ragazze che ho conosciuto e rivisto con molto piacere: ognuna di noi ha raccontato il proprio modo di essere blogger, dai primi passi nel web ad oggi, quindi emozioni, pensieri ed opinioni si sono mescolate in tutto ciò che dicevamo….ma per un buon riassunto del tutto vi lascio all’articolo di Josephine Condemi che ha saputo cogliere benissimo il senso di ciò che abbiamo detto.
Chiaramente, parlando di food, non poteva mancare la parte mangereccia ed ognuna di noi, ha interpretato l’ora del tè come meglio ha creduto.
Per quanto mi riguarda, ho semplicemente pensato a cosa mi sarebbe piaciuto accompagnare ad un buon tè aromatico e quindi ho scelto:
- un Entremet chocolat-Noisette con base di Biscuit Joconde Imprimé
- una torta capovolta alle arance caramellate e vaniglia, che pubblicherò prossimamente
- i Macarons al limone dal cuore pralinato, anche questi di prossima pubblicazione
- i Macarons al cioccolato e burro salato, con un pizzico di fleur de sel
I miei ringraziamenti, quindi vanno prima di tutto a Giusva Branca e Raffaele Mortelliti, editori di Strill.it ed ideatori di questi eventi, per il loro coraggio e mente aperta verso tutto ciò che riguarda il mondo di oggi, poi a Gaia, Josephine e a tutti coloro che hanno lavorato per rendere belle queste giornate.
E con questo, è calato il sipario su Tabularosa…aspettiamo la versione estiva, Tabularasa, che è già ricca di belle premesse! 😀