…Ma…mai disperare nella vita, una soluzione si trova sempre! Insomma…mi ricordai delle foto che avevo già scattato un anno fa…
Oookkk, non saranno il massimo, ma vanno benissimo per mostrarvi le mie zeppoline.
In Calabria se ne fanno di diversi tipi: ci sono quelle di pasta choux, classiche e conosciute un pò in tutto il Mezzogiorno d’Italia ed altre invece di pasta lievitata e ripiene di crema di ricotta che però si possono trovare anche in altre festività e che vi mostrerò a breve.
Ritornando alle zeppole di pasta choux, posso dirvi che non sono da fare così giusto per…ci sono delle regole anche qui, come era successo per le Sfingi di cui vi avevo parlato tempo fa:
- non sono delle ciambelle, ma nemmeno bignè e se leggete la ricetta, capirete anche come effettuare la formatura
- Si possono fare sia fritte che al forno – le mie sono un misto tra le due cotture…
- l’amarena da porre sopra, secondo le regole, deve essere asciutta, in modo che il suo succo non coli sulla crema
La bottega era in fondo alla via,
tutti quanti sapevano dove.
Fa Giuseppe: “Adorata Maria,
molto presto sarà il diciannove;
vola il tempo, a gran passi s’appresta.
Invitiamo qui a casa gli amici.
E’ il mio nome, lo sai; la mia festa.
Che ti pare, Marì? Che ne dici?”
Alza gli occhi Maria dal ricamo,
risplendenti di grazia divina.
“Peppe mio, tu lo sai quanto t’amo,
però sono un disastro, in cucina.
Ti ricordi dell’ultima volta?
Mi ci sono davvero impegnata,
ma mi venne uno schifo, la torta,
e alla fine l’abbiamo buttata.
Ma stavolta andrà meglio, lo sento,
lo vedrai: non ti dico di più.
Voglio farti davvero contento,
con il nostro figliolo Gesù!”
E così ci provò. Poveretta,
ben tre giorni passò a cucinare,
ma non era una cuoca provetta
(era molto più brava a pregare).
Questa volta riuscì! Nella stanza
in cui stava la Sacra Famiglia
si diffuse una dolce fragranza.
Che languore! Che gran meraviglia!
Su un vassoio fan mostra di sé
(beh, Maria, certe volte sei in vena!)
zeppoloni di pasta bignè
ben guarniti di crema e amarena.
San Giuseppe però storce il naso.
“Moglie mia, chi può averti aiutato?
Non mi dire che è frutto del caso;
tu lo sai, la menzogna è peccato.
E non fare quel viso contrito!
Dai, sorridi, mia cara Maria:
l’aiutante, l’ho bell’e capito,
si nasconde costì, in casa mia.
Vieni qua, figlio mio, fatti avanti.
I miracoli son limitati,
vanno usati per cose importanti;
se li impieghi così, son sprecati!”
Ma Gesù, ch’era ancora un bambino
lo guardò con grandissimo amore,
e gli disse: “Mio caro papino,
stai facendo – perdona – un errore:
questa zeppola dolce, squisita
da gustare in un giorno di festa
rende un poco migliore la vita:
la magia quotidiana è anche questa.
E’ un miracolo lieve, leggero;
una semplice, morbida cosa,
che anche al giorno più cupo e nero
dà una piccola mano di rosa”.
Il papà sentì in gola un magone.
“Caro figlio, non critico più.
Su ‘sti zeppole hai proprio ragione:
io so’ Santo, ma tu sì Gesù!”
- pasta Choux
- Crema Pasticcera
- Amarene Sciroppate
Pasta ChouxPer la pasta choux, io uso la mia solita ricetta che potete trovare QUI, nella ricetta del Croquembouche
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Dopo aver ottenuto il composto, rivestite una teglia di carta forno e procedete alla formatura: vi riporto pari pari le parole che usò Paoletta tempo fa, per descriverla.
Fatela proprio come dice lei ed otterrete una zeppola perfetta.
“Io ho iniziato partendo dall’esterno, calcolando che la zeppolina piccola l’ho fatta di circa 5 cm. e chiudendo il giro con il “ciuffo” che “sbuffa” nel piccolo buco centrale… ma si può spiega’ così?? Che qualcuno mi aiuti, io ci ho messo una vita a capire e mo’ non riesco a spiegare :(((” [Fonte: Anice e cannella]
Una volta formate, preriscaldare il forno a 180° ed infornare le zeppole fino a che non saranno gonfie e leggermente dorate (ci vorranno circa 10 minuti); a questo punto, riscaldare olio (o strutto) in padella, sfornare le zeppole, ritagliare il quadrato di carta forno in cui si trovano e finire la loro cottura, friggendole, immergendole con tutta la forno che poi si staccherà da sola.
L’olio è preferibile che sia a media temperatura in modo da permettere alla zeppola di finire la sua cottura e dorarsi.
Asciugare su carta assorbente e mettere da parte.
Crema pasticcera alleggerita
- 500 gr di latte
- 70 gr di farina
- 80 gr di zucchero
- 1 tuorlo d’uovo
- 2 cucchiai di panna fresca da montare
Lasciar raffreddare completamente.Appena fredda, alleggerire con 2 cucchiai di panna montata, unita sbattendo con uno sbattitore.
Servirà ad ottenere una crema più morbida e delicata.
Amarene sciroppate
La ricetta la trovate qui, altrimenti usate quelle che trovate in commercio, avendo l’accortezza di asciugarle del loro succo – io non le asciugo più di tanto, anche perchè ciò che amo di più delle amarene sciroppate è proprio lo sciroppo 😉
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Infine passiamo al montaggio della zeppola:
Spolverizzare di zucchero a velo, decorare con la crema preparata in precedenza e con le amarene sciroppate, infine, un altro pò di zucchero a velo e voilà, la zeppolina è pronta!