Qualche giorno fa, stavo pensando a qualcosa di particolare, un dolce nello specifico, da regalare a mio padre per la sua festa…scervellamento allo stato puro! Cosa potevo inventarmi di particolare??????
Allo stesso tempo, pensavo a qualche altra ricetta con cui partecipare alla raccolta/concorso di Elle…avevo già pensato al film da interpretare…“Little Women – Piccole Donne” del 1933…perchè proprio questo film?
Bisogna partire da molto, molto tempo fa (non troppissimo! :-))) quando una bimba che amava immensamente leggere, ebbe un bel pò di problemini con la sua appendicite e dovette stare a letto per qualche tempo, senza potersi muovere. La sua mamma, pensò di rendere i suoi giorni più allegri, regalandole un libro, il suo primo libro “da grande”, Piccole Donne di Louisa May Alcott. La piccola si appassionò così tanto alle vicende della famiglia March che, da quel momento in poi, divenne il suo libro preferito e lo lesse e lo rilesse infinite volte, scoprendo sempre qualche nuovo particolare. Era meraviglioso leggere le avventure delle quattro sorelle March – Meg, Jo, Beth ed Amy -, di Laurie, del Sig. Lawrence, della zia March, ecc…. Il personaggio preferito dalla bimba era Jo: un maschiaccio dall’animo nobile e molto sensibile, una ragazza con degli obiettivi da realizzare, ma che, allo stesso tempo, si sacrifica per aiutare la famiglia nel momento del bisogno (siamo alla fine dell’800, nel bel mezzo della Guerra di Secessione americana ed il loro padre era stato chiamato alle armi)…
Ancora oggi Jo è il mio personaggio preferito…è un personaggio con una grandissima vitalità, rappresenta l’indipendenza delle donne, la loro incredibile forza, la loro intelligenza, la loro bellezza ed umanità, il loro incredibile spirito di sacrificio…
Da questo libro sono stati tratti diversi film, ma il mio preferito è proprio quello del 1933, diretto da George Cukor e con la meravigliosa interpretazione di Katharine Hepburn nei panni di Jo…è fortissima nelle vesti di questo personaggio!
Ritornando alla ricetta, non è stato semplice trovarne una specifica, contenuta all’interno di questo film: c’erano le focaccine, la crema, i muffins che venivano portati agli Hummel per Natale, ma c’è una scena, importante nel libro quanto nel film…la prima visita di Jo a casa di Laurie, il ragazzo della casa vicina, costretto a stare in casa a causa di un raffreddore.
Jo porta a Laurie dei doni da parte delle sue sorelle: i gattini di Beth ed un dolce da parte di Meg, da prendere con il the. Nel libro non è specificato di cosa si tratti, è solo un dolce “così soffice che vi scivolerà giù senza farvi male alla gola“…a questo punto, ho rivisto la versione originale del film, mi ricordavo che diceva qualcosa in proposito, ma…cosa???…secondo voi, qual è questo delicatissimo dolce?
Questa è la battuta originale:
“My sister, Meg, sent you some of her blanc manger. It’s soft and will slide down easily, without hurting your throat…”
“Mia sorella, Meg, vi manda un pò del suo blanc manger. E’ soffice e scivolerà giù facilmente, senza farvi male alla gola…”
Qui potete vedere proprio la continuazione di questa carinissima scena!
….TROVATOOOO!!!!
Il Blanc manger! Un dolce sofficissimo ed antichissimo, diffuso in tutto il Mondo e riprodotto in infinite versioni…questo è stato un bel problema…quale era la versione più antica e più vicina a quella cucinata in quel periodo?
Ho cercato un pò in giro ed ho trovato proprio il blanc manger accompagnato con le tuiles, una specie di versione medievale…troppo simpatica! Se volete dare un’occhiatina, cliccate qui 😀
Quel raccontino così simpatico mi ha ispirato e così…ecco la mia versione del Blanc manger 🙂
Questo è stato il mio regalo per la festa del Papà!
Blanc Manger con coulis di frutti di bosco e tuile alle mandorle
Ingredienti per 4 porzioni
260 gr di acqua
80 gr di zucchero
80 gr di zucchero a velo
200 gr di mandorle spellate
300 gr di panna fresca
6 fogli da 3 gr di colla di pesce
aroma mandorla a gusto (state attenti se utilizzate l’estratto di mandorla amara, è molto più concentrato e ne vanno solo 2 gocce)
Per il coulis:
400 gr di frutti di bosco
1 cucchiaio e 1/2 di zucchero
Prima di tutto, pestiamo le mandorle spellate in un mortaio (per spellarle, basta immergerle per una decina di minuti in acqua bollente) oppure le frulliamo con 20 gr d’acqua (che andremo a togliere dal totale).
Alle mandorle tritate, uniamo l’acqua e l’aroma mandorla. Mescoliamo e versiamo in uno strofinaccio a trama sottile, sistemato dentro una ciotola. Sollevare l’asciugamano e torcere fino a filtrare tutto il liquido.
Mettiamo a bagno la gelatina in acqua fredda fino a quando non diventa morbida. Versiamo il latte di mandorla in un pentolino e portiamo ad ebollizione. Chiudere il gas, unire tutto lo zucchero ed i fogli di gelatina ammollati.
Montare la panna ed unirla al precedente composto non appena è raffreddato.
Mettere il composto negli stampini (ho usati quelli in silicone della Silikomart,ottimi per sformare un dolce così delicato, senza romperlo) e lasciar in frigo un paio d’ore per far indurire.
Prepariamo il coulis, pulendo i frutti di bosco e ponendoli in un tegame, aggiungere lo zucchero e far bollire lentamente fino a far ridurre il loro succo della metà. Lasciar raffreddare.
Le mandorle tritate, che restano come residuo, non vanno buttate, ma possiamo riciclarle!
Io ne ho messe una parte sulle Tuiles di accompagnamento – QUI trovate la ricetta base (le mandorle vanno sparse sull’impasto spalmato sulla teglia, prima di essere infornato) – ed il resto l’ho asciugato e tostato in forno…in fondo, è normalissima granella di mandorle, si può utilizzare per altre preparazioni!
Mi sono divertita molto ad analizzare questo film…splendida raccolta, grazie Elle!!!
– Aggiornamento al 31/05/09
Questa ricetta è tratta dal Libro “Piccole donne”, come avrete ben capito :-D, quindi vorrei partecipare con essa anche alla raccolta di Paola, “Ricette viste, lette, mangiate”
Si tratta del Capitolo XI, intitolato “Esperimenti” – il paragrafo in cui viene nominato, dice così:”Il budino bianco-mangiare era pieno di grumi, le fragole, che sopra erano mature, sotto erano tutte acerbe, essendo state abilmente composte nel cestino“.
Il capitolo è molto divertente…ma tutto il libro è carinissimo!
Se non lo avete letto, fatelo! 😀
Mi dispiace non aver potuto partecipare a questa raccolta con altre ricette, ma non ne ho avuto il tempo, purtroppo…ogni libro è bello ed il cibo viene nominato spesso, basta solo fare attenzione a quello che si legge! 🙂
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