Le Graffe napoletane o Ciambelline di patate sono il sogno nascosto di ogni bambino ed un ottimo dolcetto per rallegrarti la giornata
C’è poco da dire: Carnevale è sinonimo di fritto, non lo credete anche voi? Quest’anno la regina del Carnevale a casa mia è stata senza ombra di dubbio lei, la Graffa Napoletana, un dolce quasi regale nella sua semplicità.
Che poi, se pensate alla storia di queste buonissime ciambelline, vi accorgete che la bontà è di famiglia 😀
Vi dico questo perchè le graffe sono nate in seguito al grande successo dei Krapfen, di cui vi avevo già parlato qualche anno fa. Non so se ricordate che questi bei dolcetti nacquero dal genio di Virginia (o Cecilia) Krapf, che li cucinò a Vienna per la prima volta alla fine del 1600 circa e che, distrattamente, fece cadere una piccola porzione di impasto nell’olio bollente! Quando si dice “la fortuna nella sfortuna“!
Infatti, questo momento di distrazione fece la fortuna della bella pasticcera. Da quell’impasto nacquero i Krapfen che furono poi esportati e fatti conoscere dovunque, tanto che, piano piano, arrivarono a Napoli. Qui ebbero furono così tanto amati che divennero uno dei dolci più importanti della città partenopea, ma la parte più interessante di questo “matrimonio”, e ciò che fece nascere queste meravigliose ciambelline, furono le modifiche che furono apportate all’impasto!
Proprio così: l’impasto della graffa non è identico a quello dei krapfen e questa differenza è dovuta all’inserimento di una patata schiacciata al suo interno e che la rende incredibilmente morbida. Insomma, la Graffa Napoletana è il dolce che rende, per eccellenza, felici le papille gustative e conforta anche i cuori…. tutto con un piccolo assaggio zuccherino e poetico.
Pensate solo che questo è il dolce che amavo di più da piccola ed a casa mia avevamo provato diverse volte a cucinarlo, ma con risultati non proprio felici all’inizio. La costanza è comunque amica del successo, infatti posso dire che la ricetta che vi propongo oggi mi ha soddisfatto totalmente. Non potete neanche immaginare quante volte le ho provate a fare nella mia vita: pensate soltanto ad una ragazzina con nemmeno dodici anni di vita, la quale si incaponiva per una ricetta che non le veniva bene ed il problema era sempre lo stesso: il troppo olio che queste ciambelline assorbivano in cottura… terribile per me! Pensate solo che alla fine avevo gettato le armi, ma… mai scoraggiarsi nella vita, prima o poi ce la si può fare a raggiungere quell’obiettivo tanto desiderato, giusto? 🙂
E’ da qualche anno però che ho messo a punto la ricetta che vi propongo, la quale ha la particolarità che non assorbe olio in cottura e per me è un grande successo. Nella foto sopra, potete vedere proprio l’interno della graffa, neanche un grammo di olio e non è nemmeno unta. Leggerissima! Poi, come leggerete nella ricetta, per cuocere le graffe potete usare sia una frittura diretta in olio a media temperatura, oppure infornare le ciambelline per 10 minuti e poi completare la cottura in padella, giusto per fargli prendere colore. Comunque, questo è un impasto che non deve essere necessariamente fritto, quindi potete anche soltanto infornarlo. Sicuramente però, in quel caso non avrete le classiche graffe, ma usciranno fuori delle briochine di patate, buonissime ugualmente, ma diverse.
La ricetta non è particolarmente difficile, ma avete sicuramente bisogno di liberarvi il cervello da impegni e preoccupazioni e dedicarvi a cucinare ^_^ Ce la potete fare! 😀
Graffe Napoletane | Ciambelline di patate
Ingredienti:
200 g di patate
550 g di farina Manitoba
3 uova
70 g di zucchero + dell’altro per zuccherare le ciambelline dopo la cottura
70 g di olio di semi di girasole
16 g di lievito di birra
8 g di sale
80 g di acqua o latte
olio di semi di girasole per friggere
Aromi: cannella, la scorza grattugiata di un limone o arancia, vaniglia
Procedimento
Fai cuocere la patata al vapore per almeno 30 minuti, in modo che diventi morbida morbida. Successivamente schiacciala su un piatto con i rebbi di una forchetta o con lo schiacciapatate e falla raffreddare completamente.
In una ciotola unisci patata, farina, la scorza grattugiata di un limone o arancia, la vaniglia, zucchero, lievito sbriciolato, uova, sale, olio ed impasta il tutto.
Infine, piano piano, inizia ad aggiungere anche l’acqua o il latte ma fai attenzione, molto dipende dalla patata e dall’impasto in generale. Se ti accorgi che è troppo morbido o comunque già idratato, non aggiungere tutto il liquido, regolati da che impasto hai per le mani.
Una volta ottenuto un impasto compatto ed omogeneo, ponilo a lievitare coprendo la terrina con un canovaccio pulito. Lascia lievita per 1 ora e mezza.
Passato questo lasso di tempo, riprendilo e stacca delle palline. Allunga ogni pallina, creando un cordoncino non sottile (7 – 10 cm cica), le graffe sono sostanziose! Stacca quindi la pallina e crea un cordoncino che si richiuderà su se stesso unendo i due lati e creando così una ciambellina. Chiudi in questo modo tutte le ciambelline, disponile su un piano infarinato, ricopri con un canovaccio pulito e lascia lievitare per 1 ora.
Una volta lievitate, puoi cuocerle e per farlo, puoi scegliere se friggerle direttamente o se passarle su una teglia ricoperta di carta forno e cuocerle in forno per 10 minuti a 180 gradi. Poi riscaldi abbondante olio di semi di girasole in una padella ed appena sono passati i 10 minuti, sforni la teglia e passa velocemente le ciambelline in padella, finendo la loro cottura nella carta assorbente.
Infine passale nello zucchero semolato a cui avrai aggiunto un po’ di cannella a piacere.