Uno dei ricordi più antichi conservati nella mia memoria è costituito dal rumore delle mandorle schiacciate.
Nonno Agostino ne schiacciava di continuo con il suo martellino ed in tutto il vicinato rimbombava il suono perfettamente ritmato dei gusci che si rompevano.
Era un uomo forte, di carattere, che con l’andare degli anni aveva iniziato ad appoggiarsi ad un bastone (e con il passare del tempo a due) per potersi muovere nei paraggi e svolgere le sue occupazioni mattutine. Era difficile non vederlo scorazzare per la strada, con tutto che era stato operato ad entrambi i femori!
Mio nonno schiacciava mandorle perchè erano il frutto del raccolto annuale.
Questo è un territorio ricco di primizie: ulivi, mandorli, alberi di agrumi, per non parlare delle annone o della Feijoa…essendo una zona che sorge sul mare e baciata per la maggior parte dell’anno da un bellissimo sole, è investita da un microclima favorevole a tanti tipi diversi di coltivazioni.
E’ per questo motivo che le mandorle sono molto presenti nelle nostre ricette tradizionali, come anche l’olio buono ed il peperoncino, ma gli agrumi non sono da meno: il bergamotto che cresce qui, soprattutto, è particolarissimo, tanto da essersi meritato la DOP.
E’ un prodotto caratteristico della zona di Reggio Calabria, tanto che moltissimi piatti ed alimenti vengono aromatizzati con il suo estratto (per non parlare del fatto che costisuisce un aroma essenziale nella maggioranza dei profumi), quindi parliamo di cioccolatini, il Panettone natalizio, biscotti, liquori…(ciò che non ho veramente mai capito è il perchè vengano colorati di verde, ma queste saranno le prossime domande che rivolgerò a qualche bravo pasticcere 🙂
Ma veniamo alla ricetta di oggi: gli amaretti. Sono dei biscotti tipici di queste zone, particolarissimi nel loro aroma, sono ospiti fissi durante i matrimoni insieme ai dolcetti in pasta di mandorla… non ricordo un solo matrimonio dove non fossero stati serviti a fine pasto o regalati agli ospiti. Fanno sicuramente parte della nostra cultura.
Tra i tanti dolci elencati sù, c’è un tipo di amaretto aromatizzato al bergamotto e vi dirò, è anche buonissimo!
Considerate che si fanno velocemente e nel giro di 10 minuti sono già pronti da infornare. L’unico neo è che vanno letteralmente a ruba, quindi è consigliabile farne in grosse quantità! ^_^
Amaretti calabresi al Bergamotto di Reggio Calabria DOP
Ingredienti
- 120 gr di mandorle con la buccia
- 120 gr di zucchero a velo
- 7 mandorle amare con la buccia
- 6 gocce di estratto di Bergamotto
- 20 gr di albume d’uovo (1 albume circa se seguite la versione classica, v. sotto)*
Procedimento
Frullate insieme le mandorle e lo zucchero a velo fino ad ottenere un composto farinoso, perfettamente liscio.
Unite l’albume, amalgamando bene, e le gocce di estratto di bergamotto.
Una volta ottenuto un composto omogeneo, inumiditevi le mani e formate tante palline che andrete a
disporre sulla teglia rivestita di carta forno.
Spolverizzate i biscotti di zucchero a velo ed infornate per 10 -12 minuti in forno preriscaldato a 180°
Nota
– Ponete la teglia al centro, in modo da garantire una cottura uniforme ed omogenea.
– Per quanto riguarda il tempo di cottura, considerate 12 minuti massimi, ma tenete d’occhio il forno e state attenti a non cuocerli troppo, altrimenti risulteranno croccanti internamente (sempre gustosi, sicuramente), mentre la loro consistenza caratteristica è piuttosto morbida.
– Se il composto dovesse risultare troppo morbido, tanto da non riuscire a formare i biscotti con le mani, aggiungete pochissima farina di mandorle in più, giusto per ottenere una migliore consistenza.
– Potete tranquillamente provare la ricetta anche senza estratto di bergamotto, a quel punto otterrete gli amaretti classici.
– *L’albume: il composto deve risultare leggermente appiccicoso (è questo il motivo per cui si inumidiscono le mani), quindi se invece dovesse risultare troppo compatto, invece che leggermente cremoso, aggiungete qualche grammo in più di albume.
Se li fate in versione classica, senza bergamotto, potete inserire un albume intero e se il composto dovesse risultato eccessivamente morbido, unite poca farina di mandorle.
Se invece li fate al bergamotto, rimanete con 20 gr di albume, visto che ci saranno anche le gocce di estratto di bergamotto nella componente liquida.
In tutti i casi, regolatevi con le indicazioni di cui sopra 🙂
– Se il composto dovesse risultare troppo morbido, tanto da non riuscire a formare i biscotti con le mani, aggiungete pochissima farina di mandorle in più, giusto per ottenere una migliore consistenza.
– Potete tranquillamente provare la ricetta anche senza estratto di bergamotto, a quel punto otterrete gli amaretti classici.
– *L’albume: il composto deve risultare leggermente appiccicoso (è questo il motivo per cui si inumidiscono le mani), quindi se invece dovesse risultare troppo compatto, invece che leggermente cremoso, aggiungete qualche grammo in più di albume.
Se li fate in versione classica, senza bergamotto, potete inserire un albume intero e se il composto dovesse risultato eccessivamente morbido, unite poca farina di mandorle.
Se invece li fate al bergamotto, rimanete con 20 gr di albume, visto che ci saranno anche le gocce di estratto di bergamotto nella componente liquida.
In tutti i casi, regolatevi con le indicazioni di cui sopra 🙂